
Budget speso su 20000,00
Indirizzo
Abruzzo, L'Aquila, Poggio Cancelli
Telefono
+393274181827
l.aquila180amici@gmail.com
Sito
https://180amiciaq.wordpress.com/
Social Profiles
Descrizione
Il progetto “Campotosto! Puntiamo al Futuro” è promosso da un'Associazione Temporanea di Scopo formata da tutti gli enti del territorio: Associazione Radici Pojane - ARP, capofila, Pro Loco Campotosto, Campotosto e frazioni ONLUS e Associazione Nazionale Alpini Sezione “Abruzzi” Gruppo di Campotosto con il supporto tecnico-organizzativo dell'Associazione 180amici L'Aquila, che dal dicembre 2017 opera sul territorio. Il progetto ha la finalità di contribuire al miglioramento della qualità della vita delle persone residenti nel Comune di Campotosto sostenendo interventi di interesse comunitario volti a soddisfare le esigenze di servizi alla persona e alle categorie svantaggiate.
Il progetto si articola in tre assi:
- SOCIALE
- PARTECIPAZIONE
- AGGREGAZIONE
SOCIALE: l'obiettivo è quello di sostenere le fasce più deboli della popolazione e le categorie più svantaggiate nella realizzazione delle normali attività quotidiane che in seguito al sisma non sono più in grado di svolgere, sia perché sono stati costretti a cambiare abitazione, sia perché la rete sociale si è allentata modificando radicalmente l’assetto demografico del territorio. Molte persone, infatti, precedentemente potevano fare affidamento sulla presenza di una rete sociale fatta di persone, parenti, vicini di casa, tipica dei piccoli centri urbani. Attualmente questa situazione è profondamente modificata e le persone hanno difficoltà a individuare e raggiungere i punti di riferimento della quotidianità (presidio medico, supermercati e negozi, farmacie, ospedali, ufficio postale, banche, uffici pubblici per la ricostruzione, luoghi di cura della persona, etc). Per questo, a partire dal dicembre 2017, è stato attivato, a cura dell'Associazione 180amici L'Aquila con la quale si sta lavorando a stretto contatto, un servizio di trasporto sociale (navetta attiva due giorni a settimana, con orari e itinerari prestabiliti) e accompagnamento a chiamata che facilitasse le persone in difficoltà a muoversi all'interno del paese, tra una frazione e l'altra e verso il Capoluogo. Il progetto prevede, quindi, l'acquisto di un pulmino in modo che il servizio possa essere gestito autonomamente sul territorio, intensificato e plasmato ancora di più sulle necessità ed esigenze emergenti.
PARTECIPAZIONE: il progetto prevede di stimolare la popolazione che attualmente vive nel territorio di Campotosto, richiamando anche chi è stato costretto ad allontanarsi, a vivere attivamente il proprio territorio partecipando a iniziative di interesse collettivo e proponendo delle attività per favorire il benessere della comunità. In quest'ottica, ci si è mossi in due direzioni: innanzi tutto, si è voluta stimolare la partecipazione attiva alla vita cittadina, creando dei momenti di confronto, dei tavoli di lavoro e delle assemblee pubbliche in cui cittadini, Associazioni e istituzioni locali potessero dialogare e progettare insieme il futuro del paese. In secondo luogo, si sono attivati dei laboratori che potessero coinvolgere la popolazione sul piano pratico in qualcosa di interessante e offrendo delle possibilità al momento inesistenti sul territorio comunale. Ascoltando i "desideri" dei cittadini, è quindi partito un laboratorio di ceramica a cura dell'associazione La creatività dell'anima (grazie al quale le corsiste di Campotosto sono arrivate ad esporre alla prestigiosa iniziativa "Ceramics and more" a Roma) e un corso di ginnastica a cura dell'associazione ASD Attività motorie culturali. Il progetto, quindi, intende proseguire su questa sia, incrementando sempre di più le occasioni di partecipazione attiva.
AGGREGAZIONE: lo scopo è stato ed è quello di organizzare delle iniziative per il territorio finalizzate a stimolare l’aggregazione e la coesione sociale dei residenti, delle persone che vivono nei comuni limitrofi e di coloro che hanno radici sul territorio interessato. L’obiettivo è creare un ponte tra il passato e il futuro, recuperando le tradizioni locali valorizzandole e rendendole attuali e fruibili. Nell'ambito di questo asse il progetto si propone di far conoscere il territorio anche al di fuori dei propri confini favorendo anche il ritorno e la partecipazione di persone provenienti da altre province e regioni. Un aspetto fondamentale riguarderà l’attivazione della popolazione locale che non sarà soltanto “beneficiaria” degli eventi ma anche promotrice attiva delle iniziative, sia nel recupero della memoria storica, sia nell'organizzazione operativa. Il progetto ha portato alla realizzazione di un'importante iniziativa tra Campotosto e la frazione di Poggio Cancelli: la Festa della Creatività con al suo interno la rievocazione storica della Sposa Pojana, che per un intero fine settimana ha attirato visitatori da tutti i territori limitrofi e oltre.
Rapporto finale
Giugno 2020
Sviluppatosi nell'arco di due anni e mezzo (il lavoro è iniziato a fine 2017 a cura della 180amici L'Aquila ETS - OdV, per poi proseguire grazie al finanziamento assegnato a fine 2018 da parte del Comitato Sisma Centro Italia) il progetto può dirsi concluso nel 2020 avendo raggiunto nel migliore dei modi tutti gli obiettivi che ci si era prefissati e avendo efficacemente posto le basi per il futuro.
Procedendo sempre lungo i tre assi tematici che hanno caratterizzato il progetto dalle primissime fasi, vi raccontiamo i nostri risultati.
SOCIALE
Dal dicembre 2017 fino al luglio 2018 è stato attivato in via sperimentale, a cura della 180amici L'Aquila ETS - OdV, un servizio di trasporto sociale (navetta attiva due giorni a settimana, con orari e itinerari prestabiliti) e accompagnamento a chiamata che facilitasse le persone in difficoltà a muoversi all'interno del paese, tra una frazione e l'altra e verso il Capoluogo. A partire da agosto 2018 questo servizio è stato affidato all'ATS che gestisce il progetto e, in particolare, alla rete "di prossimità" che si è venuta a creare in seguito al primo periodo di sperimentazione. Con l'arrivo del finanziamento da parte del Comitato Sisma Centro Italia si è provveduto nel luglio 2019 all'acquisto di un pulmino in modo da fluidificare e potenziare il servizio e offrire maggiori vantaggi alla popolazione. Il servizio di TRASPORTO SOCIALE si è ormai sistematizzato, permettendo di aiutare le persone in difficoltà a muoversi dai paesi e le frazioni di Campotosto verso i servizi essenziali (farmacia, presidio sanitario, semplicemente negozi di alimentari) collocati a diversi chilometri di distanza. Il servizio è molto apprezzato soprattutto dalle persone anziane rimaste sul territorio spesso collocate in strutture abitative provvisorie, essendo le proprie abitazioni ancora inagibili.
PARTECIPAZIONE
Tra gli altri obiettivi, è stato cruciale quello di stimolare la popolazione che attualmente abita il territorio di Campotosto, richiamando anche chi è stato costretto ad allontanarsi, a vivere attivamente il proprio territorio partecipando a iniziative di interesse collettivo e proponendo delle attività per favorire il benessere della comunità. In quest'ottica, ci si è mossi in due direzioni: innanzi tutto, si è voluta stimolare la partecipazione attiva alla vita cittadina, creando dei momenti di confronto, dei tavoli di lavoro e delle assemblee pubbliche in cui cittadini, Associazioni e istituzioni locali potessero dialogare e progettare insieme il futuro del paese. In secondo luogo, si sono attivati dei laboratori che potessero coinvolgere la popolazione sul piano pratico in qualcosa di interessante e offrendo delle possibilità al momento inesistenti sul territorio comunale. Ascoltando i "desideri" dei cittadini, è quindi partito un laboratorio di ceramica a cura dell'associazione La creatività dell'anima (grazie al quale le corsiste di Campotosto sono arrivate ad esporre alla prestigiosa iniziativa "Ceramics and more" a Roma) e un corso di ginnastica a cura dell'associazione ASD Attività motorie culturali. Il progetto ha fornito occasioni di scambio e di confronto all'interno dell'ATS e tra l’associazione e la popolazione e ha lasciato ai cittadini il "modus operandi" della co-progettazione e del protagonismo nella vita di comunità. I laboratori/corsi attivati hanno, infine, offerto l’opportunità di creare nuovi contatti proficui per il territorio e la cittadinanza, stimolo di partecipazione attiva e protagonismo che, siamo certi, resteranno radicati anche dopo la fine progetto.
AGGREGAZIONE
In quest'asse sono stati promossi nell'arco del 2018/2019 molti eventi cittadini che hanno favorito la partecipazione della popolazione sia sotto l'aspetto organizzativo (guidato e coadiuvato dall'ATS, ovviamente) che sotto quello della fruizione delle manifestazioni.
- Dal 31 agosto al 2 settembre 2018 è stata realizzata la quinta edizione della Festa della Creatività con al suo interno la rievocazione storica della “sposa pojana”. Si tratta di due manifestazioni ormai consolidate, a livello nazionale la prima e squisitamente locale la seconda, che attirano ogni anno (non facendo eccezione per l’edizione 2018) centinaia e centinaia di visitatori. La Festa della Creatività è un evento ideato da Vittorio Cei nel 1999 ed ha lo scopo di promuovere la creatività intesa non solo come produzione di opere d’arte e oggetti o soluzioni, ma soprattutto come relazioni umane fondate sull'empatia, sulla comunicazione e valorizzazione di emozioni profonde e universali. È contemporaneamente un evento formativo (con tavole rotonde, seminari e dibattiti), una rassegna di spettacoli (teatro, cinema, musica, danza, ecc.), una mostra di opere e prodotti di ogni tipo (pittura, scultura, artigianato ecc.), una serie di laboratori dal vivo e workshop su tecniche innovative in diversi settori (arte, attività sociali, riabilitazione psico-sociale ecc.). A differenza di ciò che si potrebbe comunemente pensare, va detto che la crisi non distrugge la creatività, ma può stimolarla, e, d’altro canto, la creatività stessa aiuta a superare la crisi. Anche le crisi, persino quelle economiche, possono avere il loro lato positivo. La crisi attuale ha determinato lo sviluppo di una serie di iniziative fondate sulla collaborazione e sulla reciprocità tra persone diverse. Come le crisi, così tutte le calamità naturali, terremoto compreso. L’Associazione Italiana per la Creatività (AIC) ha dimostrato con varie iniziative in occasione del terremoto di L’Aquila del 2009 che “il sisma può distruggere case, vite umane, opere d’arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana” (Vittorio Cei). Anzi, questa può addirittura uscire più attiva e più efficace da un terribile evento sismico. “È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” (Albert Einstein). Dopo quella del 2009, si sono svolte ormai già altre quattro edizioni: due a L’Aquila (2014, 2016) e due nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia (Roccafluvione – Gualdo di Macerata 2017, Campotosto 2018).
- All'interno delle tre giornate, il 1° settembre 2018, ha trovato posto come fiore all'occhiello la rievocazione storica. Proveniente da una remota usanza popolare, la “sposa pojana” ("pojana" = di Poggio) è una tradizione che appartiene alla frazione di Poggio Cancelli e che veniva messa in scena nella penultima settimana di agosto. Era una tradizione che permetteva ai tantissimi partecipanti di respirare l'odore di antico che sembrava trapelare dalle originali vesti indossate dalle decine di figuranti. La manifestazione iniziava quando gli sposi accompagnati dai genitori si dirigono a casa di lei per prendere il corredo, tale azione viene accentuata da un cantore il quale, a voce alta, recita per tutti una antica poesia concernente le nozze. Il corredo, sapientemente riposto in un baule, viene caricato sulla traia (il carro) che avanza verso la casa dello sposo. Il corredo all'interno del baule contiene, secondo quanto recita la poesia, parafini (grembiuli), unni (gonne), e varnelli (gonne a pieghe). Invece il pane che la sposa porta con sé, a sufficienza per la prima settimana, viene riposto in canestre ancora oggi portate in testa dalla ragazze durante il corteo. Subito dopo il carro e gli sposi, in abiti originali, vengono tutti gli invitati anch'essi in costume. Giunti a casa dello sposo iniziano i festeggiamenti con un grande rinfresco. La suggestione dell'atmosfera ricreata era data soprattutto dalla veridicità della rappresentazione, dalla autenticità dei costumi e dalla musica dal vivo delle ciaramelle.
- La tradizione della Sposa Pojana si è rinnovata anche nel 2019: l'8 settembre, infatti, è stata realizzata la nuova edizione che ha visto la sfilata in costume snodarsi per le vie del paese dopo l'altrettanto tradizionale "convivio sociale". Come ogni anno, il fulcro del corteo è stato la visita della suocera alla casa della futura nuora: la prima si presenta con un detto scaramantico e con i coralli, che darà in dono all'altra, terminando con un dissacrante “Tieni i coralli e ti do anche il lavoro, bella lo sei, buona non lo so, per la grazia di Santa Maria, meglio morta che vedova!” nel senso che, tra i due futuri sposi, la suocera preferisce che sia la nuora la prima a passare a miglior vita e non il figlio. Agli sposi viene poi recapitato quanto basta per non uscire per sette giorni: sette filoni di pane, le lenzuola, viveri e vettovaglie. Un rito divertente e di buon auspicio, accompagnato dalla musica delle ciaramelle, canti e balli.
- In occasione delle rievocazioni storiche sopra menzionate, ma anche creando dei momenti "esclusivi", è stata riportata a Poggio Cancelli la poesia a braccio, grazie alla partecipazione dei poeti locali e dei paesi limitrofi. L'arte poetica che ha contrassegnato, in un passato non troppo lontano, la vita dei pastori transumanti: autodidatti, dediti alla lettura e all'apprendimento mnemonico dei poemi epici e cavallereschi, dall'Iliade all'Odissea, dall'Eneide all'Orlando furioso, dall'Orlando innamorato alla Gerusalemme liberata, al ciclo dei paladini di Francia, particolarmente attratti dalla Divina Commedia, dalla Bibbia, dal cosiddetto “libro di Maccarone” (Angelo Felice Maccheroni, autore de La Pastoral Siringa), i pastori dell’Italia centrale hanno da sempre coltivato l'arte dell'improvvisazione poetica. Omero, Ariosto e Boiardo, Tasso, Dante e Tassoni, e molti altri poeti minori raccolti in antologie trasmesse e prestate da persona a persona, sono stati per secoli il loro quotidiano passatempo nelle lunghe giornate in compagnia degli animali, sugli altopiani. I poeti a braccio compongono, improvvisando, i loro versi che propongono nei tanti incontri conviviali e in vere e proprie gare con i poeti abruzzesi, dell'Alta Sabina e della Maremma.
- Come in tutti i paesi e piccole città d'Italia, un elemento importante di aggregazione è quello legato alle celebrazioni religiose e alla spiritualità cristiana, sempre nell'ottica della tradizione. Per questo, un momento importante all'interno del progetto è stata la festa patronale di Santa Maria Lauretana e San Giorgio che è stata organizzata, come di consueto, la prima domenica dopo ferragosto, il 18 agosto 2019. La giornata ha previsto la Messa Solenne presso il Monumento dei Caduti con la tradizionale deposizione della corona commemorativa, la processione per tutte le vie del paese accompagnata dalla banda e il pranzo comunitario, condiviso da tutti i paesani e dai numerosi originari di Poggio tornati in paese per l'occasione.
Terzo rapporto quadrimestrale intermedio
Gennaio 2020
Abbiamo perfezionato il prezioso servizio di trasporto sociale: il pulmino è divenuto un'utile navetta che permette alle persone (anziani soprattutto) i collegamenti necessari con i servizi essenziali disseminati sul territorio, a volte in altri paesi, a volte lontani decine di chilometri.
Continuano le manifestazioni culturali con il clou della Sposa Pojana che lo scorso 8 settembre 2019 ha rinnovato ancora una volta la tradizione e contribuito a tenere vive le speranze nel futuro.
Secondo rapporto quadrimestrale intermedio
Ottobre 2019
Grazie al finanziamento ricevuto, abbiamo acquistato il pulmino che ci permette di aiutare le persone in difficoltà a muoversi dai paesi verso i servizi essenziali (farmacia, presidio sanitario, semplicemente negozi di alimentari) collocati a diversi chilometri di distanza. Il servizio è molto apprezzato soprattutto dalle persone anziane rimaste sul territorio, spesso collocate in strutture abitative provvisorie avendo ancora le proprie case inagibili.
Primo rapporto quadrimestrale intermedio
Marzo 2019
Ricordando che il progetto si articola in tre assi, sociale, partecipazione e aggregazione, andiamo a vedere cosa è stato fatto lungo ciascuna direzione.
SOCIALE. Dal dicembre 2017 fino al luglio 2018 è stato attivato in via sperimentale, a cura dell'Associazione 180amici L'Aquila, un servizio di trasporto sociale (navetta attiva due giorni a settimana, con orari e itinerari prestabiliti) e accompagnamento a chiamata che facilitasse le persone in difficoltà a muoversi all'interno del paese, tra una frazione e l'altra e verso il Capoluogo. A partire da agosto questo servizio è stato affidato all'ATS che gestisce il progetto e, in particolare, alla rete amicale e sinergica che si è venuta a creare in seguito al primo periodo di sperimentazione. Attualmente si sta provvedendo all'acquisto di un pulmino (parte fondamentale del progetto) in modo da fluidificare e potenziare il servizio e offrire maggiori vantaggi alla popolazione.
PARTECIPAZIONE. Continuano le assemblee cittadine, anch'esse lanciate a fine 2017, e non mancano occasioni di scambio e di confronto all'interno dell'ATS e tra l’associazione e la popolazione. Sono stati portati a termine il laboratorio di ceramica e il corso di ginnastica, che hanno offerto l’opportunità di creare nuovi contatti proficui per il territorio e la cittadinanza, stimolo di partecipazione attiva e protagonismo.
AGGREGAZIONE. Dal 31 agosto al 2 settembre 2018 è stata realizzata la quinta edizione della Festa della Creatività con al suo interno la rievocazione storica della “sposa pojana”. Si tratta di due manifestazioni ormai consolidate, a livello nazionale la prima e squisitamente locale la seconda, che attirano ogni anno (non facendo eccezione per l’edizione 2018) centinaia e centinaia di visitatori. La Festa della Creatività è un evento ideato da Vittorio Cei nel 1999 ed ha lo scopo di promuovere la creatività intesa non solo come produzione di opere d’arte e oggetti o soluzioni, ma soprattutto come relazioni umane fondate sull'empatia, sulla comunicazione e valorizzazione di emozioni profonde e universali. È contemporaneamente un evento formativo (con tavole rotonde, seminari e dibattiti), una rassegna di spettacoli (teatro, cinema, musica, danza, ecc.), una mostra di opere e prodotti di ogni tipo (pittura, scultura, artigianato ecc.), una serie di laboratori dal vivo e workshop su tecniche innovative in diversi settori (arte, attività sociali, riabilitazione psico-sociale ecc.). A differenza di ciò che si potrebbe comunemente pensare, va detto che la crisi non distrugge la creatività, ma può stimolarla, e, d’altro canto, la creatività stessa aiuta a superare la crisi. Anche le crisi, persino quelle economiche, possono avere il loro lato positivo. La crisi attuale ha determinato lo sviluppo di una serie di iniziative fondate sulla collaborazione e sulla reciprocità tra persone diverse. Come le crisi, così tutte le calamità naturali, terremoto compreso. L’Associazione Italiana per la Creatività (AIC) ha dimostrato con varie iniziative in occasione del terremoto di L’Aquila del 2009 che “il sisma può distruggere case, vite umane, opere d’arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana” (Vittorio Cei). Anzi, questa può addirittura uscire più attiva e più efficace da un terribile evento sismico. “È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” (Albert Einstein). Dopo quella del 2009, si sono svolte ormai già altre quattro edizioni: due a L’Aquila (2014, 2016) e due nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia (Roccafluvione – Gualdo di Macerata 2017, Campotosto 2018). All'interno delle tre giornate, ha trovato posto come fiore all'occhiello la rievocazione storica. Proveniente da una remota tradizione popolare, la “sposa pojana” è una tradizione che appartiene alla frazione di Poggio Cancelli e che veniva messa in scena nella penultima settimana di agosto. Era una tradizione che permetteva ai tantissimi partecipanti di respirare l'odore di antico che sembrava trapelare dalle originali vesti indossate dalle decine di figuranti. La manifestazione iniziava quando gli sposi accompagnati dai genitori si dirigono a casa di lei per prendere il corredo, tale azione viene accentuata da un cantore il quale, a voce alta, recita per tutti una antica poesia concernente le nozze. Il corredo, sapientemente riposto in un baule, viene caricato sulla traia (il carro) che avanza verso la casa dello sposo. Il corredo all'interno del baule contiene, secondo quanto recita la poesia, parafini (grembiuli), unni (gonne), e varnelli (gonne a pieghe). Invece il pane che la sposa porta con sé, a sufficienza per la prima settimana, viene riposto in canestre ancora oggi portate in testa dalla ragazze durante il corteo. Subito dopo il carro e gli sposi, in abiti originali, vengono tutti gli invitati anch'essi in costume. Giunti a casa dello sposo iniziano i festeggiamenti con un grande rinfresco. La suggestione dell'atmosfera ricreata era data soprattutto dalla veridicità della rappresentazione, dalla autenticità dei costumi e dalla musica dal vivo delle ciaramelle.