
Budget speso su 35000,00
Indirizzo
Marche, Ascoli Piceno, Ascoli Piceno
Telefono
+39073645158
info@caiascoli.it
Sito
Social Profiles
Descrizione
Duplice scopo del nostro progetto è:
1) restituire ad un territorio pedemontano del cratere pre-appenninico - antropizzato da epoche antiche e facilmente accessibile dalla via Salaria - la fruibilità di circa 60 Kilometri di rete sentieristica, quale elemento identitario del paesaggio, leva di ritorno del turismo lento, strumento di crescita formativa e culturale.
2) Mettere a disposizione di una dozzina di giovani disoccupati appartenenti alle comunità del Ceresa, più colpite dal sisma, una formazione specifica in materia di sentieristica, in una logica di “investimento” in chances lavorative nel campo della manutenzione del patrimonio ambientale.
Le attività escursionistiche si caratterizzano per un alto grado di consapevolezza e sostenibilità. Esse generano e sostengono nel tempo:
- attività professionali legate all’accompagnamento in montagna (guide alpine, accompagnatori di media montagna, guide ambientali, accompagnatori con cavalli e asinelli, operatori ambientali e culturali ...);
- attività commerciali legate a ristorazione, ricettività, produzione- trasformazione-vendita di tipicità agroalimentari (marroni, tartufi, etc);
- destagionalizzazione dei flussi turistici: a titolo di esempio, i 311.000 Soci CAI, che partecipano alle attività di 507 Sezioni e 309 Sottosezioni appartenenti a 21 gruppi regionali (che di certo non esauriscono il vasto e articolato mondo di appassionati della montagna), frequentano la montagna durante l'intero anno ed anche in ambiente innevato (ciaspolate, escursionismo invernale, scialpinismo). A tale scopo, amano spostarsi sul territorio nazionale alla ricerca, per l’appunto, dei territori montani “minori” che offrono esperienze di “scoperta”, in contesti comunitari ancora genuini. Come il Ceresa.
Il progetto si avvale della collaborazione con le amministrazioni dei quattro comuni del Ceresa, con la neo-costituita cooperativa di comunità del Ceresa, con associazioni, Pro-Loco, comunanze agrarie.
RAPPORTO FINALE DEL PROGETTO “SUI SENTIERI DEL RITORNO” SEZIONE CAI ASCOLI PICENO
Alla fine, sono circa 120 i km di sentieri recuperati con il lavoro di otto giovani soci di una cooperativa di comunità nata sul monte Ceresa, che si occupa anche di centri estivi, filiere corte di frutti rossi, recupero di castagneti abbandonati.
E’ stato un percorso di crescita graduale che ha coinvolto i volontari più esperti della Sezione CAI di Ascoli Piceno nella parte formativa inziale, per poi lasciare campo all’opera di supervisione e coordinamento di due professionisti della montagna, profondi conoscitori del territorio: la Guida Alpina Franchino Franceschi per la prima parte e l’Accompagnatore di Media Montagna Niko Orsini per la seconda.
Cinque, le fasi operative del lavoro :
- l’acquisizione dei fondamentali relativi alla tracciatura orizzontale a regola d’arte e l’utilizzo della strumentazione fondamentale nella pulizia;
- la pulizia e la tracciatura per l’apposizione della segnaletica orizzontale;
- l’installazione dei pali di supporto delle frecce informative e direzionali. In questa fase è stato determinante l’apporto tecnico da parte della Commissione Sentieri della Sezione, per valutare la corretta disposizione della segnaletica e predisporre l’ordine del materiale, commissionato a una ditta specializzata;
- l’applicazione delle frecce, a completamento della segnaletica verticale.
Per garantire l’integrazione della rete sentieristica, l’ottimizzazione delle risorse e la migliore fruibilità, il gruppo di ‘sentieratori’ del Ceresa si è coordinato fin dall’inizio con i volontari di Arquata Potest, impegnati a suon di marraccia nella riapertura degli antichi sentieri arquatani, con il progetto Antiche Mulattiere della Pro Loco di Acquasanta Terme, con Il cammino delle Terre Mutate. Ci siamo confrontati (e perfino scontrati). Ci siamo scambiati informazioni, consigli e attrezzi.
Mentre una ragnatela di sentieri si arrampicava sui quattro versanti della montagna, ad abbracciare i territori di quattro Comuni, noi imparavamo a lavorare insieme per un bene comune.
E quando finalmente mancava solo la segnaletica verticale, il mondo all’improvviso si è fermato, atterrito da un virus come non accadeva da un secolo. Niente è stato più come prima. Sui sentieri, sui segni bianchi e rossi, sulla montagna, il silenzio degli uomini ritratti nelle loro case si è riempito delle voci del regno animale.
Poi, una cauta e graduale ripartenza delle prime attività lavorative ci ha consentito di riattivarci: un rapido aggiornamento sulla sicurezza, una comunicazione prefettizia per attività di ripristino ambientale e via che si riparte, distanziati e mascherati, su sentieri già rinselvatichiti per la totale assenza di passaggio di quasi tre mesi. La natura si riprende il suo, sempre.
..... E la quinta fase?
E’ quella scritta nel titolo e nel cuore del progetto: il ritorno sui sentieri rinati a nuova vita, che stanno già portando linfa nuova nelle comunità piegate dal Sisma del 2016. Perché fin dall’inizio del lavoro, all’indomani della riapertura di ogni percorso, abbiamo incontrato con crescente soddisfazione gli escursionisti ritornanti, a gruppi o solitari, locali e no, in ogni stagione. Cercano informazioni, si fermano dove possono per un giorno o più, esplorano la bellezza sorprendente di questi luoghi ‘figli di un dio minore’, conoscono la tenacia dei suoi abitanti.
Speriamo che apprezzino anche il bel pieghevole in A3 che abbiamo potuto dare alle stampe, e che diffonderemo gratuitamente tra amministrazioni, scuole, esercenti, associazioni.
I sentieri sono la traccia vitale dell’antica e dignitosa “civiltà appenninica”. Il riconoscimento più grande per la passione che abbiamo condiviso è il pensiero che, in qualche modo, ora ne siamo parte.
Paola Romanucci, Presidente Sezione CAI di Ascoli Piceno
Niko Orsini, Accompagnatore di Media Montagna
ANCORA UN PICCOLO SFORZO ..........
Sul monte Ceresa, contrafforte di due parchi e crocevia di quattro comunità, i nostri sentieratori hanno strappato alla dimenticanza altri 37 km, che si snodano tra i borghi addormentati di Tallacano, Cocoscia, Rocchetta, Uscerno, Peracchia, Capodirigo, attraversano la verde frescura di castagneti antichi e sbucano su creste con affacci panoramici mozzafiato.
Pochi chilometri li separano ormai dal completamento del ripristino dei sentieri. E sono all’opera per censire e ordinare il materiale necessario a installare la nuova segnaletica, che andrà a sostituire o integrare quella rovinata dalle intemperie (rare volte, anche dall’idiozia umana).
Ma ciò che più conta è che proprio dalle persone, idee e azioni coagulate attorno a questo primo progetto, altri progetti e lavori sono scaturiti: su sentieri, mulattiere e in direzioni neppure immaginate, come gli Arquata Summer Camp o una filiera di frutti rossi. Per i soci sentieratori e per gli operatori volontari di sentieristica è in vista anche un aggiornamento professionale indispensabile a ottimizzare i tempi di lavoro e le condizioni di sicurezza: un corso di utilizzo del gps, anch’esso finanziato dal CSCI.
Lavorare assieme per restituire dignità e bellezza al territorio è una magia antica e potente, più forte perfino dello spopolamento e del terremoto: come dimostrano le tante persone che riscoprono i sentieri del Ceresa, in questa fine estate calda e luminosa.
IL MONTE CERESA SI RIPOPOLA, GRAZIE AI ‘SENTIERATORI’ DELLA COOPERATIVA.
Che ci fanno due nutrite comitive di escursionisti sul Pizzo dell’Arco che domina l’abitato di Acquasanta Terme, in una domenica qualsiasi di inizio marzo? E che ci fa un intero corso di escursionismo del CAI sperduto tra boschi lussureggianti e torrenti gonfi d’acqua, lungo un anello tra i paesi di Novele, Peracchia, Capodirigo e Favalanciata, in luoghi fino a qualche settimana fa impenetrabili?
Ve lo diciamo noi: riscoprono paesi pieni di memorie dei nostri avi e gioielli d’arte scavati nell’arenaria; si godono la straordinaria bellezza di una natura tropicaleggiante per l’abbondanza di acqua. Dove? Sul monte Ceresa, scrigno di sorprese restituito al mondo grazie al ripristino di 60km di sentieri. Un lavoro impegnativo e appassionante che, se non fosse per la pioggia che ha tenuto i nostri ragazzi lontani dai boschi, sarebbe già completato.
Poco male: i nostri ‘sentieratori’ (= operatori di sentieri) continuano a crescere in compagnia di Niko, accompagnatore di media montagna. E si apprestano ad assumere altri impegni lavorativi! Si sa, “da cosa nasce cosa”: e così, anche l’associazione Arquata Potest ha richiesto la collaborazione della cooperativa del Ceresa per il lavoro di segnatura dei sentieri in terra arquatana, già riconquistati alla ‘fratta’ dai volontari a colpi di marraccio. Presto i soci lavoratori saranno ingaggiati anche nel recupero delle antiche mulattiere acquasantane, per un altro importante progetto della Pro Loco finanziato dalla Fondazione Carisap. E la cooperativa della montagna cresce ancora, grazie a nuovi progetti a servizio delle comunità residenti .... Ma questa è un’altra storia, che vi racconteranno altri.
I semi gettati grazie al Comitato Sisma Centro Italia stanno mettendo radici forti e le prime robuste pianticelle spuntano ai raggi del sole. Proprio qui, nella bellezza del monte Ceresa, che abbraccia quattro comunità in cerca di ritorni.
CONCLUSA LA PRIMA PARTE DI RIPRISTINO DEI SENTIERI (E IN PIENO INVERNO TORNANO I PRIMI ESCURSIONISTI ...)
Con circa la metà dei 60 chilometri di sentieri previsti, si è conclusa a novembre la prima parte dell'opera di ripristino: grazie al finanziamento del CSCI, i nove soci lavoratori, formati con il corso gratuito effettuato dalla Sezione CAI ascolana, sono già stati retribuiti dalla Cooperativa del Ceresa, in proporzione al lavoro svolto.
Hanno lavorato nei boschi e sulle creste con il sole e con la nebbia umida di pioggia, guidato su strade dissestate, camminato lungo sentieri dimenticati e oramai chiusi, non sempre facili da ritrovare. Li potete vedere al lavoro nelle foto, i "Ceresa Girls&Boys".
Nei mesi della prossima stagione calda, il progetto verrà concluso con l’opera di tracciatura-pulitura-segnatura dei sentieri da completare e con l'installazione della segnaletica che necessita di essere sostituita e integrata, rigorosamente secondo gli standard del Club Alpino Italiano, oramai adottati dalle normative regionali e riconosciuti dalla generalità degli escursionisti.
E i primi risultati della prima tranche di progetto si sono visti subito: a dicembre, sulla neve, lungo sentieri ben segnalati e percorribili sia con ciaspole che senza, la guida alpina Tito Ciarma ha condotto sul monte Ceresa una comitiva di clienti romani, che hanno alloggiato per tre giorni presso il monastero di Valledacqua, nel Comune di Acquasanta Terme. A riprova che avere cura della rete sentieristica procura un ‘turismo lento’ lungo tutto l’arco dell’anno: a benenficio degli esercenti locali, dei professionisti della montagna e, in generale, delle comunità residenti.
E siccome i sentieri hanno bisogno di manutenzione annuale, da ora in poi le amministrazioni del Ceresa possono contare sui soci della cooperativa di comunità del Ceresa che hanno acquisito, a scuola e sul campo, i ... rudimenti del mestiere.
L’amore per la montagna appaga e ... “paga”. Creare opportunità di lavoro sulla montagna per la montagna, valorizzando il nostro straordinario patrimonio ambientale, con un “ritorno” per le comunità e le economie locali, erano i nostri obiettivi dichiarati.
Benvenuti negli affascinanti territori del monte Ceresa, gente, sui sentieri del ritorno.
CONCLUSA LA FORMAZIONE: ORA TUTTI AL LAVORO!
Si è felicemente conclusa la prima parte del progetto, consistente nel corso di formazione alla sentieristica. Sta per avviarsi la seconda fase del progetto, che vedrà i corsisti dei quattro Comuni del monte Ceresa (Arquata del tronto, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Montegallo) al lavoro per ripristinare i sentieri già individuati.
Il primo week end formativo ci ha visti, sabato 8 settembre, ospiti della bella sala polifunzionale costruita dopo il sisma nella frazione di Pretare di Arquata del Tronto (il paese delle Fate!), dove Michele Franchi, Vicesindaco di uno dei Comuni più colpiti, ci ha dato il benvenuto a nome dell'amministrazione e ha apprezzato l'iniziativa. Presenti anche Guido Ianni, Vicesindaco del Comune di Roccafluvione, ed Elisa Ionni, giovane Assessora del Comune di Acquasanta Terme (anche in veste di "allieva"). Qui, Alberico Alesi (esperto conoscitore dei monti Sibillini e della Laga, autore di guide e carte sui gruppi del Centro Italia, titolare della Società Editrice Ricerche), ha illustrato origini, cultura e funzione dei sentieri attraverso la storia.
L'indomani, domenica 9 settembre, divisi in due gruppi di lavoro tra le frazioni di Meschia e Forca di Montegallo, i corsisti hanno sperimentato per la prima volta le tecniche di segnatura e prima pulizia dei sentieri, sotto la guida di soci esperti della sezione CAI ascolana: i segni sono importanti, ma debbono essere posizionati in modo intelligente ed... essenziale, per non creare impatto visivo nell'ambiente naturale e per non sottrarre senso dell'avventura all'andare in montagna, che richiede, sempre, consapevolezza.
Sabato 15 settembre, di nuovo ... a scuola, questa volta ad Acquasanta Terme, per la 2° lezione sulla segnatura sentieri (Sandro Selandari) e sulla introduzione all'uso della carta (Rino Odoardi). Domenica 16 settembre, saliamo dal paese di Rigo a Prato Comune, sempre segnando, potando, sfrondando. Questa volta impariamo anche a compilare un modulo apposito per la segnaletica, con informazioni che torneranno utili per l'imminente rinnovo del materiale, deteriorato nel corso degli anni.
Ultimo week end formativo: sabato 22 settembre siamo ospiti della sala consiliare del Comune di Roccafluvione, dove i "Ceresa Boys" apprendono flora e fauna tipiche del nostro territorio (con Giorgio Marini); e i rudimenti del funzionamento e utilizzo del gps (Massimo Bollettini). Domenica 23 settembre, ci dividiamo in due squadre, dirette verso Pizzo dell'Arco e il paese di Tallacano. E' un vero piacere osservare con che autonomia si muovono ormai i nostri giovani apprendisti, suddivisi in squadre di lavoro autogestite e praticamente autonome.
Sabato 29 settembre, li ritroviamo riuniti nella sede della cooperativa di comunità del Ceresa, partner del progetto e loro "datrice di lavoro" per la fase di ripristino. Qui, Alessia e Paolo della cooperativa illustrano loro le modalità del lavoro che seguirà, dedicato alla riapertura dei sentieri più significativi che sono stati individuati (quelli che collegano i quattro Comuni, attraversando i paesi del Ceresa). E spiegano anche il significato della cooperativa di comunità, strumento di valorizzazione del territorio montano e di miglioramento della qualità della vita per l'intera comunità di riferimento, che ambisce a porre le persone e il loro ambiente in equilibrio tra loro e al centro di un rapporto rispettoso, inclusivo e solidale. E se altrove funziona ..... perchè non qui e ora?
Mercoledì 3 ottobre i ragazzi del Ceresa firmeranno il contratto di lavoro e seguiranno un corso di formazione alla sicurezza, adempimento obbligatorio per i soci lavoratori. Sono pronti, curiosi e motivati a lavorare bene, per costruire futuro sulla "loro" montagna.
La Sezione CAI di Ascoli Piceno promuove un corso gratuito di formazione teorica e pratica sulla sentieristica per n.12 iscritti, con precedenza a persone disoccupate, fino a 30 anni, residenti nei Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Roccafluvione, al fine di realizzare il ripristino di alcuni sentieri del monte Ceresa (riferimento: carta-guida del monte Ceresa CAI Ascoli, ed.Seca 2005, patrocinio di Fondazione Carisap e Provincia di AP).
I FASE: LA FORMAZIONE.
Il corso, di 36 ore indicative, si svolgerà nei tre weekend dall’8 al 23 settembre, presso strutture idonee nei Comuni di Roccafluvione/Montegallo, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto e sarà gestito da esperti in materia di sentieristica del Club Alpino Italiano. Al termine, i partecipanti sosterranno una verifica di idoneità sulle conoscenze acquisite.
- I Weekend
Sabato 8 settembre – 1° Lezione in aula h16:00-19:00 circa: I sentieri, infrastrutture storiche e resilienti: valenza culturale e turistica. Il progetto del monte Ceresa. (Alberico Alesi, esperto di escursionismo, autore di guide e carte escursionistiche).
Domenica 9 settembre – 2° Lezione in ambiente h9:00-17:00 circa: Sistemazione, tracciatura e segnatura. Principi di cartografia (Antonio Palermi, resp. Commissione Sentieristica Sez. CAI AP, autore di guide e carte escursionistiche)
- II Weekend
Sabato 15 settembre – 3° Lezione in aula h16:00-19:00 circa: La segnatura con standard del Club Alpino Italiano (Sandro Selandari, Socio esperto di sentieristica)
Domenica 16 settembre - 4° Lezione in ambiente h9:00-17:00 circa: Sistemazione, tracciatura e segnatura. Rilevare i sentieri col GPS (Filippo Giantomassi, Accompagnatore Nazionale di Escursionismo, resp. Commissione Escursionismo Sez. CAI AP)
- III Weekend
Sabato 22 settembre – 5° Lezione in aula h16:00-19:00 circa: Elementi giuridici: normativa statale e regionale, strumenti di tutela, profili di responsabilità. (Paola Romanucci, avvocato amministrativista, Presidente Sezione CAI AP)
Domenica 23 settembre - 6° Lezione in ambiente h9:00-17:00 circa: Sistemazione, tracciatura e segnatura. Aspetti vegetazionali e faunistici.
La richiesta di partecipazione al corso va presentata tramite compilazione del modulo allegato ed invio a info@caiascoli.it, entro il 20 agosto 2018.
La presentazione della richiesta non costituisce diritto alla iscrizione al corso. Nel caso di richieste superiori alla disponibilità (n.12 iscritti), la Sezione opererà una selezione discrezionale e insindacabile.
Il programma, i relatori, le date del corso ed il numero degli iscritti sono soggetti a modifiche, secondo il giudizio insidacabile della Sezione CAI di AP.
II FASE: IL RIPRISTINO DEI SENTIERI.
Al termine del corso, coloro che avranno completato il corso di formazione e superato positivamente la verifica di idoneità, diverranno Soci lavoratori della cooperativa di comunità del Ceresa, per eseguire il lavoro di parziale ripristino di circa 60km di sentieri, con retribuzione e modalità da definire, secondo le direttive e sotto la supervisione di un Direttore dei Lavori nominato dalla Sezione CAI di AP.