
Budget speso su 40000,00
Indirizzo
Marche, Ascoli Piceno, Acquasanta Terme
Telefono
+390736801262
affarigenerali@comune.acquasantaterme.ap.it
Sito
http://www.comune.acquasantaterme.ap.it
Social Profiles
Descrizione
Il progetto “Ripartiamo dalle eccellenze: Interventi per il rilancio economico di attività produttive nel settore agroalimentare ad Acquasanta Terme”, proposto dal Comune di Acquasanta Terme, ha come obiettivo la ripresa e il rilancio economico di attività produttive esistenti sul territorio comunale nel settore della filiera agroalimentare.
Si intendono creare nuove opportunità di mercato, di specializzazione professionale dei lavoratori, di inserimento lavorativo dei giovani, nella convinzione che l’indotto creato dal tessuto delle imprese, ed in particolare il turismo locale, rappresenti un fattore determinante per la rinascita del territorio.
Il progetto prevede l’accesso ad un finanziamento in favore delle piccole e medie imprese del settore agroalimentare per:
- acquisto in proprietà di beni mobili, equipaggiamenti, materiali di consumo;
- delocalizzazione di impianti e luoghi di lavoro come conseguenza del sisma;
- messa a norma dei locali e degli impianti direttamente legati all’attività delle imprese operanti nel settore agroalimentare;
- acquisizione e il pagamento di servizi per la produzione, trasformazione, conservazione, vendita, promozione;
- specializzazione professionale del Soggetto proponente o acquisizione di certificazioni necessarie all’attività svolta.
Le imprese beneficiarie saranno selezionate da un Comitato di Valutazione composto da esperti dell’ente proponente.
L’utilizzo di un sito web dedicato (http://www.eccellenzeacquasantane.it) consentirà la diffusione delle eccellenze agroalimentari prodotte, trasformate e commercializzate nel Comune di Acquasanta Terme al fine di agevolare e incrementare l’e-commerce e la creazione di un marchio di riconoscimento territoriale dei prodotti, dei beni e dei servizi della filiera agroalimentare in essere nel territorio comunale.
Il Comune di Acquasanta Terme darà visibilità al progetto presso i siti web istituzionali, social media e media locali, nonché nell’ambito delle tradizionali fiere e degli eventi annuali acquasantani.
SIMPOSIO TRAME DI TRAVERTINO
Premessa
Il progetto Trame di Travertino, promosso dal Comune di Acquasanta Terme, sostenuto dal Comitato Sisma Centro Italia e realizzato dall’Associazione Terra Vettore, nelle persone di Pierluigi Giorgi, Patrizia Gagliardi, Michele Massoni e Giulia Menzietti, intende richiamare l’attenzione sui territori colpiti dal sisma dell’Italia centrale del 2016, mettendo in campo risorse e potenzialità del patrimonio materiale e immateriale delle comunità coinvolte.
Nell’alta valle del fiume Tronto emerge un significativo numero di cave di travertino, fertilissima presenza, già in epoca antica, che ha connotato buona parte del territorio compreso tra Acquasanta, Ascoli Piceno fino a San Marco. A partire dal XV secolo le tecniche di lavorazione artigianale sono state tramandate da generazioni di scalpellini e ancora oggi sopravvivono nella realizzazione di rivestimenti e pavimentazioni, al fianco di tecniche di lavorazione industriale di ultima generazione. Nelle cave di travertino, un tempo, per “buttare a terra una spalla” (così viene comunemente chiamata la parte di travertino che viene estratta) occorrevano manovalanze numerose che vivevano una simbiosi fisica con la materia: cavi d’acciaio, cunei di legno, corpi che si logoravano empaticamente alla montagna che lentamente si svuotava. Ancora oggi il lavoro rimane nelle mani e nelle conoscenze di persone esperte, ma le nuove tecnologie e l’impiego di grandi macchinari sono stati risolutivi nell’abbattere i tempi e facilitare le modalità di estrazione.
Materia organica, plasmata dall’acqua e dal tempo, il travertino presenta cavità, zone più dense o addirittura delle tracce di fossili che rivelano le stratificazioni di storie e vissuti accumulati nel tempo. Questa capacità di inglobare forme e frammenti di vita e custodirli nel presente e nel futuro rivela il rapporto congenito del travertino col tema della memoria, un aspetto identitario insito nella natura di questo materiale e strettamente legato agli impieghi che ne sono stati fatti. Radicato nella natura geomorfologica del territorio, il travertino ha poi costruito paesaggi naturali e artificiali fino a sedimentarsi nelle trame dell’immaginario e dell’identità di questi territori.
A partire da questa pietra, dura e allo stesso tempo porosa nel saper assorbire e tramandare storie, Trame di Travertino si propone di rilanciare questi territori attraverso un progetto di durata biennale che prevede diverse esperienze ed eventi. Tra questi, il primo in calendario è il Simposio Trame di Travertino, di imminente inaugurazione. Attraverso questo progetto si mettono a sistema le potenzialità del travertino con quelle dei vecchi tracciati delle antiche mulattiere che il Comune di Acquasanta sta ripristinando e rendendo nuovamente accessibili con l’Associazione “Antiche Mulattiere”. Oltre a connettere paesaggi sorprendenti e dimenticati, questi percorsi aprono insoliti scenari e spazi con visuali inaspettate. La forte presenza del paesaggio naturale in queste aree distanti dai centri urbani, l’esistenza di fontane e piccole opere in pietra come testimonianze storiche dell’insediamento dell’uomo, e l’attuale appeal di queste zone come potenziale meta di un nuovo turismo, sensibile alle esperienze in luoghi autentici e paesaggi incontaminati, rendono le antiche mulattiere un contesto estremamente interessante nel quale collocare e far interagire delle opere in travertino.
Attraverso una call for artist, e successiva valutazione attraverso blind review, per il Simposio Trame di Travertino sono stati selezionati 7 artisti, per la realizzazione di installazioni temporanee in travertino, da collocare in alcuni punti nevralgici di un percorso ad anello, di circa 4 km, individuato tra i tracciati delle Antiche Mulattiere. Il percorso ad anello, che nel suo tracciato incontra le emergenze di Castel di Luco, del Monastero di Valledacqua e dell’abitato di Paggese, è stato ripristinato col supporto della sopracitata associazione Antiche Mulattiere. Ogni artista è stato invitato a confrontarsi con la materia e il contesto in oggetto, col suggerimento di promuovere interventi capaci di interagire col paesaggio antropico e naturale circostante, di potenziarne la fruibilità e di implementarne la capacità attrattiva.
Le installazioni in travertino, che diventeranno proprietà del Comune, verranno installate in alcune aree del percorso, così da potenziare la percezione e la fruizione di queste località. Il travertino delle opere verrà fornito dalla Cava Tancredi di Acquasanta, in seguito alla lavorazione della materia da parte degli artisti le opere finite verranno collocate nelle rispettive aree individuate nel percorso, direttamente appoggiate al terreno senza fondazioni e pensate in un’ottica temporanea.
Opere in progetto
Tutte le opere sono in travertino, insistono su terreno comunale, ai margini dei sentieri (catastalmente identificate come strade), e sono pensate per essere poggiate direttamente sul terreno, senza basi in cemento.
Intervento 1
L’opera “Vertigo” dell’artista Ado Brandimarte sarà collocata a margine del sentiero che collega Paggese a Castel di Luco, esattamente alla fine del muretto in pietra che costeggia a nord il sentiero. L’opera, di estensione planimetrica pari a 70x50cm e Hmax 105cm, offre la possibilità di sedersi sulla sua base.
Intervento 2
Nell’ambito della fontana che si trova lungo il sentiero che collega Paggese a Castel di Luco verranno inserite due opere:
- “Dialogo”, di Valentino Giampaoli, è una scultura che fungerà anche da seduta in travertino, si estende in pianta su una superficie di circa 200x100cm, Hmax 80cm, e sarà appoggiata direttamente sulla pavimentazione esistente;
- “Lavagna”, di Alessandro Virgulti, sarà accostata al muretto laterale nel lato ovest della fontana, pensata come elemento interattivo di dialogo con i visitatori.
Intervento 3
“Sentinella della pace”, l’opera di Antonio De Marini, sarà collocata ai margini stradali in corrispondenza di un piccolo tornante, all’inizio del sentiero che collega Castel di Luco a Valledacqua; l’estensione planimetrica è pari a 80x50cm e Hmax 210cm.
Intervento 4
L’artista Francesco Cardarelli realizzerà una scultura diffusa “Trame, Rame, Rami”, una serie di 15 elementi verticali in travertino (8x8cm Hmax 290cm) che saranno ancorati agli alberi che si trovano lungo il sentiero attraverso dei cavi in acciaio, realizzati in modo da permettere anche l’accrescimento dei rami ai quali sono legati. Le aste di travertino saranno rinforzate con un’anima in acciaio.
Intervento 5
L’opera “Unione” di Petra Lange sarà collocata in un’area pressoché pianeggiante, sempre ai margini stradali. La scultura, di forma circolare con diametro circa 160 cm, Hmax 60cm, avrà anche la funzione di una seduta e sarà appoggiata direttamente sul terreno.
Intervento 6
L’opera “Rotas” di Alessandro Virgulti consiste in un sistema diffuso di piccoli elementi, 30x30cm Hmax 50 cm, ispirati alla presenza delle numerose incisioni nell’abitato di Paggese, da collocare lungo il sentiero che conduce a Castel di Luco.
Intervento 7
L’opera “L’offerta di Dante”, di Gianluca Staffolani, si estende planimetricamente su una superficie di circa 200x50cm Hmax 170 cm, si colloca in prossimità della Chiesa di Castel di Luco, su strada comunale, e offre la possibilità di sedersi.